Il mondo dello sviluppo di applicazioni mobile è in continuo fermento e rimanere aggiornati sulle tendenze che lo riguardano è importante sia per chi, come noi, lavora in questo campo e desidera fornire ai propri clienti prodotti al passo con i tempi, sia per coloro che stanno dall’altra parte della “barricata” e vogliono capire quali sono i cavalli vincenti su cui puntare, soprattutto quando il budget a loro disposizione è limitato e devono ottimizzare le risorse economiche ma anche di tempo.
In questo articolo, ti offriamo una panoramica delle tendenze nello sviluppo app che vedremo crescere nel 2024 e che, presumibilmente, porteremo con noi anche negli anni a venire.
Da dove cominciare, quindi, se non dall’Intelligenza Artificiale? La creazione che più di tutte, negli ultimi mesi, ha suscitato in creatori e utenti una lunga serie di interrogativi morali, si è ormai ritagliata un posto preminente nelle nostre vite e le app non fanno eccezione. Il machine learning, termine in realtà più corretto quando ci riferiamo a macchine in grado di apprendere da loro stesse e dai propri errori, se applicato allo sviluppo di mobile app offre infatti una notevole serie di funzionalità in grado di rendere le app stesse più intelligenti, utili e dunque performanti per gli utenti.
Esempi di funzionalità IA sugli smartphone sono i sistemi di riconoscimento per immagini, il riconoscimento facciale, il riconoscimento verbale, la categorizzazione di testi e immagini e la manutenzione predittiva, quest’ultima in grado di definire, in base ad alcuni parametri tecnici precisi, il tempo rimanente prima di un guasto e avviare le necessarie operazioni di conservazione. In generale, l’analisi predittiva è una funzionalità resa possibile dall’IA che precede, potremmo dire, le decisioni dell’utente analizzando i suoi comportamenti passati.
Sempre legato all’IA c’è l’uso dei chatbot per la comunicazione con i clienti. Ti sarà forse già capitato di prenotare un ristorante tramite una funzionalità di questo tipo; si tratta di una tecnologia che verrà usata sempre più su larga scala e per un motivo molto semplice: perché ottimizza enormemente alcuni processi tradizionalmente svolti tramite telefono, email, social o app di messaggistica grazie alla presenza dedicata di un operatore fisico, adesso non più necessario. Quella stessa persona, quindi, può essere dedicata a mansioni più produttive e meno gestionali, con indubbi vantaggi per l’azienda.
Un’altra tendenza in crescita nello sviluppo di app per smartphone è quello dei cosiddetti “beacon”, una tecnologia che ha ormai una decina di anni di storia ma che solo negli ultimi tempi è stata migliorata a tal punto da diventare pervasiva. I beacon sono uno strumento di upselling potente perché permettono di inviare notifiche direttamente sul cellulare di ogni cliente che abbia installato l’app del negozio sul proprio smartphone agganciandoglisi tramite Bluetooth quando entra nello store fisico.
Vengono infatti usati per il marketing di prossimità, però sono anche utilissimi per monitorare il comportamento degli utenti in negozio, ad esempio il tempo che trascorrono in una corsia per compiere, in un momento successivo, azioni di remarketing (quelle cioè con cui, a distanza di tempo, si espone il cliente a messaggi promozionali relativi ai prodotti nei confronti dei quali egli ha già manifestato interesse). Ciò migliora anche l’esperienza dell’utente all’interno dell’app, poiché è l’app stessa a fornirgli una scorciatoia verso l’acquisto risparmiandogli la fatica di ricordarsi di aver avuto bisogno di un determinato oggetto in passato.
In generale, fra i business che possono trarre maggiore beneficio dall’uso di app personalizzate, ci sono sicuramente tutti quelli che offrono servizi on demand: dai ristoranti ai dottori, dai barbieri ai personal trainer, non farai fatica a individuare nel tuo telefono un esempio di app che hai usato negli ultimi mesi per ricevere un servizio su misura senza dover perdere tempo in telefonate, email o altri canali di comunicazione più tradizionali. Se ti appaiono più veloci e, paradossalmente visto che parliamo di app, anche più umani è perché, di fatto, lo sono.
Per quanto riguarda i pagamenti, le transazioni tramite portafogli digitali (Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay) sono in crescita e lo saranno sempre di più: le app su misura dotate di questi sistemi di pagamento, anche se attualmente non sono uno standard affermato, diventeranno sempre più comuni, così come l’uso di ID Apple e Google per il login, che a differenza dei login tradizionali, oltre a essere più rapidi, offrono anche indubbi vantaggi per quanto riguarda la sicurezza essendo protetti da un sistema di autenticazione a due fattori.
Ci sono poi alcuni aspetti tecnici importanti che diventeranno sempre più centrali nello sviluppo di un’app nel 2024 e oltre. Uno è rappresentato dalla connessione 5G e dal fatto che sempre più smartphone, con il passare degli anni, ne saranno dotati: questo significa poter contare su velocità ed efficienza nettamente migliori e quindi poter offrire app più ricche e performanti. Un avanzamento cui contribuirà anche il sempre più largo ricorso a sistemi cloud che permettono di conservare e trasmettere dati senza appesantire la memoria del dispositivo mobile.
E a proposito di avanzamenti tecnologici, non possiamo non menzionare la realtà aumentata e virtuale come uno degli ambiti in cui se ne registreranno di più: se finora ci siamo limitati a raschiare la superficie delle potenzialità dell’AR e della VR, nei prossimi anni le cose cambieranno anche grazie al fatto di poter contare su dispositivi, lato utente, più performanti. Avevamo già affrontato la questione delle potenzialità dell’AR in questo articolo, ma ci sono altri aspetti su cui torneremo in questo blog: l’argomento, come puoi immaginare, ci interessa particolarmente.
Rimani con noi per i prossimi contenuti: il mese prossimo parleremo di quali sono le differenze fra realtà aumentata e realtà virtuale!
Sono uno sviluppatore web/mobile e UX designer appassionato di innovazione tecnologica. Oltre alla programmazione mi occupo anche di progettazione di Database e di User Experience. Trovare una soluzione facile a un problema difficile è la cosa che più mi diverte.
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