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Pubblicare un’app su uno store digitale richiede il rispetto di procedure precise che servono a garantire standard di qualità e sicurezza. Apple e Google, i gestori dei due principali store, adottano approcci diversi per valutare le applicazioni, ognuno con tempistiche e criteri propri di cui è necessario tenere conto nel momento in cui si programma la roadmap per lo sviluppo di app per iPhone e Android, con le relative attività di promozione e successiva immissione sul mercato. In questo articolo, vediamo nel dettaglio come funziona il processo di approvazione su entrambe le piattaforme, esaminando i più comuni ostacoli che è possibile incontrare lungo questo percorso.
Come funziona l'approvazione di un'app
Quando si sviluppa un'app Android o iOS, specialmente se si tratta di un'idea creativa e innovativa capace di apportare nuova linfa vitale al proprio progetto, non si vede l'ora di renderla subito disponibile ai propri utenti e cominciare a capitalizzare sull'investimento fatto.
Purtroppo, però, questo passaggio non è così immediato: è infatti necessario seguire un processo di approvazione, diverso per l’Apple App Store e per il Google Play Store, che garantisca la conformità alle linee guida tecniche e ai requisiti di qualità dello store stesso. Esserne consapevoli è importante non solo per comprendere le effettive, realistiche tempistiche di immissione dell’app sul mercato, ma anche per orientare il processo di sviluppo dell’app fin da subito di modo da ridurre al minimo la necessità di revisioni successive.
Vediamo come funziona, dunque, l’approvazione di un’app sui due store principali.
Su Apple Store
Il processo di approvazione di Apple è noto per essere particolarmente rigoroso: ogni app deve rispettare requisiti tecnici e linee guida specifiche, tra cui le Human Interface Guidelines, le quali offrono consigli pratici su come progettare un’interfaccia utente chiara e coerente, indicando ad esempio l’uso appropriato di colori, pulsanti, animazioni e transizioni. Seguendo questi standard, gli sviluppatori possono creare app che offrano un’esperienza d’uso di alta qualità.
Durante il controllo, Apple verifica che l’app:
- Rispetti le regole di design e usabilità;
- Sia stabile e priva di bug importanti;
- Non contenga contenuti offensivi o in violazione di normative.
La revisione tecnica, svolta da un team dedicato, può durare da poche ore a diversi giorni, a seconda della complessità dell’app iOS e del volume di richieste in attesa.
Su Play Store
Google adotta un approccio più automatizzato: le app Android vengono esaminate principalmente tramite algoritmi di machine learning che verificano il rispetto delle policy dello store, come la conformità alle norme di sicurezza e la qualità dei contenuti. Nonostante l’automazione, alcune app possono essere sottoposte a revisioni manuali se ritenute sospette o se particolarmente complesse.
Un aspetto importante è l’adesione alle Policy del Play Store, un insieme di linee guida che regolano diversi aspetti delle app per garantire un'esperienza sicura, trasparente e inclusiva per gli utenti. Questi requisiti includono:
- Protezione dei dati personali: le app devono chiarire agli utenti quali dati personali vengano raccolti, come vengano utilizzati e con chi vengano condivisi; ad esempio, se l’app accede a informazioni sensibili come la posizione GPS, i contatti o i file, è obbligatorio informarne chiaramente l'utente tramite un'informativa sulla privacy e richiederne il consenso esplicito;
- Contenuti pubblicitari: gli annunci mostrati nell’app devono essere conformi agli standard di Google, non sono quindi ammessi contenuti ingannevoli, invadenti o inappropriati, come pubblicità per adulti o pop-up eccessivi che interferiscano con l’esperienza d’uso. Inoltre, tutte le pubblicità devono essere facilmente distinguibili dai contenuti principali dell’app;
- Accessibilità: le app devono essere progettate per essere utilizzabili da persone con disabilità. Questo include, ad esempio, il supporto per screen reader, contrasti visivi adeguati e controlli di navigazione facili da usare;
- Restrizioni sui contenuti: è vietata la pubblicazione di app che promuovano contenuti illegali, che incitino all’odio o alla violenza o contengano materiali per adulti. Google richiede un controllo rigoroso anche sulle app che includono user-generated content, come chat o forum, per evitare violazioni da parte degli utenti;
- Monetizzazione e acquisti in-app: gli sviluppatori devono utilizzare il sistema di fatturazione di Google Play per tutti gli acquisti digitali effettuati tramite l’app.
Per facilitare la conformità, Google fornisce documentazione dettagliata e strumenti per verificare che l’app segua tutte le normative richieste.
Nota che, per un'app cross-platform, nel momento in cui la build è pronta gli eseguibili Android e iOS diventano due entità completamente diverse ed è dunque necessario effettuare la submission separatamente per ciascun app store a prescindere delle similarità o differenze fra le rispettive linee guida.
Motivi per il rifiuto di un'app
Come anticipato nel precedente paragrafo, non tutte le app superano il processo di approvazione. Alcuni dei motivi più comuni di rifiuto includono:
- Problemi tecnici, come bug che compromettano la funzionalità;
- Mancanza di conformità con le linee guida di design (per Apple) o con le policy di sicurezza (per Google);
- Utilizzo di contenuti protetti da copyright senza autorizzazione;
- Inserimento di contenuti ritenuti inappropriati, come immagini o testi offensivi.
Un rifiuto non è definitivo: gli sviluppatori possono correggere i problemi segnalati e inviare nuovamente l’app per una nuova revisione.
Quanto ci vuole perché l'app store approvi un’app?
La durata del processo di approvazione di un’app varia tra Apple e Google, ma rispetto al passato queste tempistiche si sono più o meno allineate. Fino a non molto tempo fa, infatti, sull’Apple Store la revisione poteva richiedere dai 2 ai 7 giorni, con picchi nei periodi di alta domanda, come durante il lancio di nuove versioni di iOS, mentre per le app Android l’attesa era di 1-2 giorni; adesso, invece, la maggior parte delle richieste viene approvata entro le 24 ore su entrambi gli store.
Entrambe le piattaforme offrono strumenti di monitoraggio che consentono agli sviluppatori di verificare lo stato della revisione e, in caso di rifiuto, di individuare rapidamente le modifiche necessarie per ripresentare l’applicazione.
Aggiornamento app: è necessaria una nuova approvazione?
Ogni volta che un’app viene aggiornata, è necessario sottoporla a un nuovo controllo, che è generalmente più veloce rispetto alla revisione iniziale. Su Apple Store, il processo di approvazione degli aggiornamenti segue le stesse regole delle nuove app, con un’attenzione particolare alle modifiche introdotte e al rispetto delle linee guida.
Sul Play Store, il controllo effettuato sulle app aggiornate è in parte automatizzato, ma eventuali cambiamenti significativi, come l’aggiunta di nuove funzionalità o modifiche alle autorizzazioni richieste, possono richiedere un’analisi manuale.
In entrambi i casi, è consigliabile includere note di rilascio chiare e dettagliate, sia per informare gli utenti che per agevolare il lavoro dei revisori.
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