
La Realtà Aumentata (AR) sta già diventando
un elemento fondamentale per Field Service Management, cioè l’ambito in cui
la qualità del servizio, la precisione e la velocità delle
attività svolte sono fondamentali per la gestione dei tecnici durante gli
interventi fisici su un impianto o su una attività presso i clienti, nel
campo.
Da recenti analisi si denota come la tecnologia digitale che
vede protagonista la Realtà Aumentata si stia trasformando
mischiandosi alla Realtà Virtuale (VR), creando così una nuova
tecnologia comunemente chiamata “Mixed Reality” (MR).
Le aziende più aggressive sul mercato hanno già implementato
l’AR nelle loro operazioni di servizio. Sorge quindi la domanda: “Perché
consentire ai leader del proprio segmento di beneficiare di un ulteriore
vantaggio competitivo, anziché sfruttare questa nuova tecnologia per il vantaggio
della propria attività?”
La finestra di opportunità per l’utilizzo dell’AR a proprio
vantaggio competitivo è ancora aperta; tuttavia, i tempi sono stretti e la
corsa verso l’AR per offrire qualcosa in più rispetto ai concorrenti è sempre
più ardua.
Tempo fa i tecnici portavano nei loro furgoni pesanti
manuali con dettagliati processi di riparazioni per macchinari altrettanto
complessi. Poi è arrivata l’era di internet e questi manuali sono stati
intelligentemente caricati online, sempre a disposizione dei tecnici che hanno
dimenticato il peso dei manuali ma non hanno mai smesso di sfogliarli (su
internet) per cercare il processo corretto di riparazione.
Con l’avvento della Realtà Aumentata anche questa barriera è stata abbattuta.
Grazie a questa tecnologia è molto più semplice per il tecnico “vedere” come
riparare una particolare strumentazione in tempo reale.
Alcuni produttori meccanici ad esempio, stanno implementando
marker appositi applicati ai propri pezzi permettendo il riconoscimento tramite
AR e fornendo così dati digitali. In questo modo sono riusciti ad ottenere
vantaggi significativi per la propria azienda e per i clienti.
Tramite l’AR (e appositi dispositivi IoT), le aziende possono ora beneficiare di:
Possiamo quindi affermare che è attraverso l’uso della tecnologia AR che i fornitori di Field Service Management (assistenza tecnica sul campo) possono ora consentire ai propri clienti di fornire una nuova classe di prodotti che collega sia il mondo digitale che quello fisico.
I vantaggi per le imprese che adottano una strategia basata sull’AR sono:
Purtroppo parlare semplicemente della Realtà Aumentata e
farne capire le potenzialità è molto difficile. L’AR viene compresa in modo
molto più semplice ed efficace con delle dimostrazioni pratiche.
Possiamo comunque provare fare un esempio: immagina di puntare il
tuo smartphone verso la tua auto e di essere in grado di vedere,
tramite rappresentazioni visive, che il liquido del tergicristallo si stia
esaurendo o che la pressione degli pneumatici non sia corretta. Ciò è possibile
in quanto le informazioni raccolte dai sensori dell’auto possono essere
trasferite sul cloud, quindi recuperate e visualizzate graficamente
sul telefono.
Questa è la differenza, spiegata con un semplice esempio, tra AR e VR. La Realtà Aumentata migliora la realtà percettiva che lo spettatore è in grado di visualizzare mentre guarda un’attrezzatura o un particolare pezzo meccanico o elettrico.
L’utilizzo dell’IoT offre un ulteriore vantaggio: raccogliendo dati è possibile creare statistiche e fare previsioni su assistenze future , anticipando così la chiamata del cliente e soprattutto evitando che un componente si rompa bloccando la produzione.
La mentalità di alcune imprese, soprattutto italiane, è quella di “aspettare e vedere” come si muoveranno gli altri nei confronti di AR, VR e MR. Indipendentemente dalle dimensioni dell’organizzazione, dal settore industriale verticale o dalla copertura geografica, ci sono ampie opportunità per TUTTE le aziende di trarre vantaggio dalle soluzioni IoT + AR basate su cloud per portare le loro operazioni su un altro livello.
È molto utile per i clienti fare affidamento su un fornitore che pianificherà i propri interventi. La manutenzione predittiva offre vantaggi da entrambe le parti, con incremento dell’efficienza da parte dell’azienda che offre il servizio di assistenza e con una riduzione dei costi da parte del committente.
L’Internet of Things (IoT) è l’oggetto del desiderio di qualsiasi fornitore di servizi per poter essere in grado di migliorare le sue operazioni, semplificare i processi, raccogliere e condividere dati analitici aziendali e servire meglio il cliente.
Senza l’IoT, non può esserci diagnostica predittiva.
Proprio come le soluzioni di assistenza tecnica basate su
cloud hanno creato uno standard per tutti i segmenti del settore dei servizi,
l’IoT ora sta facendo la stessa cosa ma con molte potenzialità aggiuntive.
In passato, restare indietro rispetto alla curva tecnologica
offriva comunque a un’organizzazione l’opportunità di recuperare il ritardo in
un altro anno circa. Oggi invece restare indietro per pochi mesi può
rappresentare un divario troppo grande da colmare. L’IoT consente a tutte le
organizzazioni di stare al passo con i leader di mercato, indipendentemente
dalle loro dimensioni, portata o reputazione.
Collegandosi ad un portale web dedicato, i clienti possono
vedere esattamente quali tipi di manutenzione sono stati eseguiti, su quali
sistemi, quando e con quali risultati. Inoltre potranno sapere in anticipo
quali manutenzioni sono in programma per organizzare al meglio i processi
interni di produzione.
L’IoT sta trasformando l’industria dei servizi sul campo in modi che la maggior parte degli analisti – e dei
professionisti – non avrebbe potuto prevedere solo pochi anni fa. Mentre la
maggior parte degli sviluppatori si concentrava sulle comunicazioni
machine-to-machine (m2m) e sulle prospettive di utilizzo della Realtà Aumentata
(AR), l’IoT stava già cominciando a sfruttare i sistemi intelligenti e le
soluzioni Connected Field Service tra le aziende di servizi più
all’avanguardia.
La proliferazione di soluzioni basate su cloud ha inoltre
spostato molte imprese dal canonico modello di prezzi basato su “licenze
perpetue” a un modello di prezzi “ad abbonamento” molto più pratico. Ciò sta
avendo anche un impatto significativo nel facilitare l’ingresso di organizzazioni di piccole e medie dimensioni nel mondo dell’IoT, dell’AR e
generalmente delle soluzioni intelligenti.
Ad oggi stiamo assistendo anche all’ulteriore integrazione
di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning nei
processi produttivi e nei servizi di assistenza/manutenzione. Si evince che
molti si stanno spostando dalla logica di guasto-riparazione ad una logica
basata sulla diagnostica predittiva. Anche l’utilizzo dei chatbot
basati sull’intelligenza artificiale per facilitare e accelerare l’erogazione
del servizio è già ampiamente usato (come ad esempio ToBi di Vodafone).
Il futuro della Realtà Aumentata sarà probabilmente in
stretta collaborazione con l’AI e il Machine Learning per cambiare
ulteriormente il modo in cui viene erogato il servizio e il prezzo. Il servizio
tradizionale basato sulla logica “guasto-riparazione” è essenzialmente morto.
Lunga vita alla diagnostica e manutenzione predittiva!
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