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La realtà virtuale sta rivoluzionando il modo in cui gli acquirenti si relazionano ai prodotti da acquistare e quello immobiliare è uno dei settori in cui tale trasformazione sta trovando terreno più fertile. Grazie allo sviluppo di software e app in realtà virtuale, è infatti possibile visitare una casa o un ufficio da remoto, risparmiando tempo e migliorando l'esperienza complessiva di compravendita. In questo articolo, esploreremo come funziona la realtà virtuale nel settore immobiliare, i vantaggi che offre e perché potrebbe essere preferibile puntare su questa tecnologia anziché sulla realtà aumentata.
Come viene usata la realtà virtuale nel settore immobiliare
La realtà virtuale consente di visitare immobili virtualmente in modo immersivo e realistico. Attraverso app e software appositi, gli acquirenti possono effettuare la visita completa di una proprietà senza doverla visitare fisicamente. Basta infatti indossare un visore VR o il proprio smartphone per "camminare" fra le stanze di un appartamento, una villetta o un fondo commerciale, esplorarne gli spazi esterni e osservare tutti i dettagli dell'architettura: una visita molto più immersiva rispetto alle foto o ai video tradizionali, capace di dare all'acquirente una percezione più accurata degli spazi.
Inoltre, la realtà virtuale è particolarmente utile per vendere immobili non ancora costruiti. Attraverso la VR, i venditori possono infatti creare simulazioni dettagliate dell'immobile, permettendo agli acquirenti di vedere come sarà una volta completato. Questo riduce le incertezze legate a un acquisto a scatola chiusa, offrendo una rappresentazione visiva molto più concreta.
Un costruttore potrebbe, ad esempio, presentare ai potenziali acquirenti un edificio residenziale in fase di sviluppo, mostrando attraverso una simulazione VR gli appartamenti finiti, inclusi gli interni personalizzati, le viste panoramiche e gli spazi comuni.
Realtà virtuale o realtà aumentata: per quale optare per vendere di più?
Sia la realtà virtuale (VR) che la realtà aumentata (AR) offrono tecnologie immersive, ma operano in modi diversi e la loro applicazione al contesto immobiliare offre benefici differenti. Se, da un lato, l'AR può essere utile per immaginare modifiche o migliorie a un immobile già esistente, dall’altro la VR offre vantaggi più significativi quando si tratta di vendere una proprietà o promuoverla. Ecco perché:
- La VR crea un'esperienza più immersiva rispetto all'AR, permettendo all'utente di sentirsi "dentro" la proprietà. Gli acquirenti possono esplorare un immobile senza bisogno di visitarlo fisicamente, ricavandone però una percezione degli spazi, delle proporzioni e dell'atmosfera altrettanto chiara di quella che avrebbero effettuando una visita in persona;
- La realtà virtuale permette di simulare in maniera dettagliata edifici non ancora completati o in fase di progettazione, cosa che l'AR non può fare altrettanto bene. Grazie alla VR, un venditore può mostrare esattamente come sarà l’immobile una volta costruito, eliminando dubbi e migliorando la fiducia dell'acquirente;
- La VR consente di mostrare non solo l'immobile così com'è o sarà, ma anche scenari futuri. Ad esempio, si possono simulare modifiche agli interni, alle condizioni meteorologiche o ai cambiamenti stagionali. Insomma, se l'AR può visualizzare singoli elementi virtuali in uno spazio reale, la VR offre una visione d'insieme più ampia e realistica;
- La VR è particolarmente adatta per acquirenti internazionali o clienti che non possono visitare l’immobile di persona, ma sono già fortemente orientati all’acquisto. Questo è, in effetti, un enorme vantaggio competitivo per venditori che trattano immobili di lusso o situati in aree turistiche.
I vantaggi per acquirenti e venditori
L’utilizzo della realtà virtuale non solo migliora l'esperienza degli acquirenti, ma offre anche numerosi vantaggi competitivi ai venditori: vediamo di seguito i principali.
Riduzione del tempo di vendita
Per i venditori, la realtà virtuale consente di raggiungere un numero maggiore di acquirenti in un periodo di tempo più breve, non solo perché rende logisticamente molto più semplice organizzare le visite anche con clienti molto impegnati o che vivono lontano, ma perché consente di mostrare l'immobile a molte persone contemporaneamente. Questo riduce drasticamente anche il tempo necessario per vendere un immobile.
Risparmio sui costi di promozione
La creazione di tour virtuali riduce la necessità di organizzare costose campagne promozionali o eventi open house. Posto che un software di realtà virtuale deve comunque essere aggiornato e manutenuto nel corso dei mesi e degli anni per rimanere competitivo, con un solo investimento si può promuovere l'immobile a una vasta gamma di potenziali clienti eliminando costi ridondanti come la stampa di brochure o la pubblicità tradizionale.
Maggiore accesso agli acquirenti internazionali
Grazie alla VR, i venditori possono raggiungere acquirenti in tutto il mondo senza doverli far venire sul posto. Come dicevamo parlando delle differenze fra AR e VR, questo è un enorme vantaggio per gli immobili di lusso o per quelli situati in destinazioni turistiche dove il target potrebbero essere acquirenti che risiedono in altri Paesi.
I futuri sviluppi della realtà virtuale nel campo immobiliare
Visti tutti i vantaggi della VR applicata al settore immobiliare, non sorprende che questa tecnologia sia in forte crescita. In futuro, l’esperienza offerta dalle app VR risulterà sempre più interattiva e personalizzata, con funzionalità su misura - come tour guidati, editing degli interni in tempo reale e simulazioni che mostrano l'immobile in diverse condizioni di luce – ancora più granulari e realistiche che in passato, magari in combinazione con quelle dell’AR.
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